“…seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente…” (Claude Monet)
Questo pazzo clima invernale, oltre a portarci lo smog con tutti i problemi che ne derivano, ci regala giornate particolari con luci e colori inconsueti per questo periodo dell’anno…
E’ l’occasione per chi come me è appassionato di fotografia, o meglio ancora di colori e di sfumature, delle mille gradazioni di luce e di ombre, per ammirare le tinte delicate e dal forte impatto cromatico simili alle emozioni evocate dalla pittura impressionista…


Camminando tra i sentieri del Parco del Taro, un fiume vicino ai luoghi dove abito a Parma, il cielo si è improvvisamente trasformato in una immensa tavolozza con pennellate di luce e di colori sparsi sull’infinito da una mano invisibile per il godimento esclusivo degli occhi e dei sensi… E così immerso nella natura, accompagnato dal dolce scrosciare dell’acqua nel fiume non mi sarei meravigliato affatto, se avessi visto sbucare tra gli alberi lo stesso Monet con una tela in mano in cerca dell’inquadratura perfetta per cogliere quella luce…